Archivi categoria: La Cina è il mio inizio
Finalmente ad Hong Kong! – 20° giorno
Ho lasciato il Tropico del Cancro, dove era localizzato il Dinghu Shan, sono scesa di quattro ore a sud, ho superato due dogane e trovato un cielo con delle nuvole bellissime. Lucenti e panciute. Il mio augurale benvenuto ad Hong Kong.
Quando si entra nel Guandong (Canton), già si vedono lineamenti differenti sui visi delle persone; gli occhi si fanno più rotondi, le macchine si guidano non più “contromano” e attraversare la strada diventa finalmente meno pericoloso; infine, si iniziano a vedere dei caschi sulla testa dei motociclisti e trovare piatti vegetariani diventa sempre più difficile. C’è meno l’abitudine a sputare a terra.
Nella foresta del DinghuShan – 19° giorno
Da YangShuo a DinghuShan (18°giorno)
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Sulla “Spina Dorsale del Drago” (17° giorno)
Yangshuo V (16° giorno)

Il mio maestro mi insegno come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire (F. Battiato).
Stasera ho cenato finalmente in un ristorante vegetariano. All’ingresso c’era un vaso enorme con del loto (il ristorante si chiama “Pure Lotus”) e due pesci rossi paffuti, i mobili erano di legno scuro e massiccio, le tonalità arancioni, i servizi da te sulle mensole, alle pareti serigrafia colorate e musica buddhista molto minimale.
Yangshuo IV (15°giorno)
Yangshuo III (14°giorno)
In mano una cartina dalla fedeltà al vero molto discutibile e sotto il sedere una bicicletta senza cambio.
La meta del viaggio doveva essere un tratto di fiume Yulong e poi un po’ di rafting su una zattera di bamboo.
Quasi all’inizio del percorso incontro un ragazzo che stava pedalando davanti a me e nella mia stessa direzione. Continua a leggere
Yangshuo II (13°giorno)
Ni Hao a tutti!
Questa mattina mi sono svegliata un po’ tardi a dire il vero, perché fuori pioveva e io ho scoperto di essere in Indocina. Essendo arrivata quando già la luna splendeva alta, non mi ero ben accorta di cosa ci fosse attorno all’hotel. Dalla mia finestra si vede una collina carsica altissima, proprio a poche centinaia di metri da qui e tutt’attorno è pieno di monti fatti a pandoro, verdi che ti tolgono il fiato.