
Ni hao a tutti!
Oggi vorrei iniziare il mio racconto sfatando un po’ di stereotipi sulla Cina! Tra le più macroscopiche: la pulizia e l’igiene in generale!
Iniziamo dai bagni pubblici.
Ebbene sì: in media sono più puliti che in Italia. Vediamo perché…
Sara’ che qui le signore delle pulizie ci mettono la faccia (sul serio c’e’ un cartellino con il loro identificativo munito di fototessera in ogni bagno pubblico di Beijing) ma mi è capitato solo una volta di trovare il bagno sporco. Certo poi se il turista ha “il cagotto maledetto” e tu entri subito dopo allora quella è sfortuna, ma la signora della fototessera in quel caso non c’entra nulla!
Nei gabinetti non si trova la carta igienica, questo e’ vero (quindi Ceci scordati il “porta carta igienica” cinese da collezione), ma all’ingresso del bagno pubblico c’è un distributore unico di carta igienica. Non so la ragione, ma basta ricordarselo e prenderne un po’ di più per sicurezza.
Non solo! I turisti cinesi che vedo qui in ostello li vedo sempre impegnati a lavarsi (altro stereotipo da sfatare quello dell’igiene personale). In particolare, le donne si lavano il viso per circa 5 minuti di seguito e con una verve incredibile. Ogni mattina in bagno ho paura che si affoghi una donna di fianco a me, per la quantità d’acqua che si buttano in viso.
Così succede che inizio a chiedermi, ma non e’ che se mi lavo la faccia in 5 secondi iniziano a dire in giro che gli italiani non si lavano?! Cosi’, se c’e’ qualcuno in bagno con me, per sicurezza, mi lavo la faccia per almeno 40 secondi. Lo faccio anche per voi 😀
Sputano sempre, quello sì. Oggi uno per un pelo mi prende in una gamba. Me la sono vista brutta! E’ un’arte anche lo sputo direzionato a quanto pare.
Una cosa interessante che ho scoperto oggi e’ che in cinese le parole “mamma” e “papa’” hanno un suono assonante con le nostre stesse parole e quindi con l’inglese. E’ incredibile… non capisco NULLA di questa lingua, ma quando un bimbo chiama i suoi genitori so perfettamente cosa sta dicendo. E’ una sensazione stranissima…
Poi ok, mi capita sempre di sentire pronunciato anche il mio nome, ma dovrò capire che cavolo di parola assonante c’e’ nel vocabolario cinese.

Oggi sono stata al Palazzo d’Estate, la residenza estiva degli imperatori. Immersa in un parco di 200 ettari e con un lago grandissimo al centro, mi ha un po’ fatto sentire in gita alle superiori. Anzi, stanotte ho sognato i miei compagni di classe delle superiori e forse e’ stato il sogno ad influenzare la sensazione della visita. Comunque anche oggi visita da togliere il fiato. Ho fotografato più di una dozzina di gru rappresentate nelle pitture su legno nei portici, in bronzo e in porcellana con un fiore di loto in bocca.
Il palazzo d’estate ha una vista incredibile. Si affaccia da una collina su di un lago ed è praticamente costellato di piccoli templi e scalinate. I monumenti importanti, in quanto simboli, toccano sul serio le persone e io, come prevedibile, sono rimasta ipnotizzata dalle posture e dalle espressioni facciali durante le foto di rito.
Domani sarà il mio ultimo giorno a Beijing e lo dedicherò alle mete legate alla rivoluzione. Andro’ a vedermi credo un museo legato ai lavoratori e probabilmente il mausoleo di Mao, dove sono conservate le sue spoglie imbalsamate. Alle 18 ho il treno per Tai Shan. Vediamo se riesco a prenderlo!
Un abbraccio e a presto!
In sella a una nuvola
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HAI FATTO UN VIAGGIO STUPENDO COMPLIMENTI
Grazie! Ma sei MIA mamma?? 🙂
capitata sul blog per caso, cercando materiale per la mia tesi, foto da fare venire la pelle d’oca, complimenti!
p.s. forse sono un po’ di parte visto che ho la Cina nel cuore, ma potrebbe essere anche sintomo di ipercriticità, quindi… 🙂 complimenti ancora!
Cara Erica,
non hai idea di quanto mi riempia di gioia il tuo commento.
Grazie mille per averle scritte queste cose e non essertele tenute per te.
Adesso riprendo ad aggiornare il viaggio.
Ho fatto una pausa intermedia.
A presto